Autore: Antonio Canedo Cervera, Stefania Collina

Casa editrice: Edizioni Gruppo Abele

Anno di pubblicazione: 1997

ISBN: 88-7670-285-7

Le pagine di questo libro sono un'occasione per presentare, con la scusa del genere letterario dell'intervista, un tentativo di rievocazione della propria vita da parte di trenta persone che hanno in comune il fatto di essere state ricoverate per un periodo signifacativo della loro vita in un ospedale psichiatrico. Sono un modo per affrontare il presente disagio comunicativo che essi portano con sé, eredità della condizione stessa dell'internamento: nel reparto psichiatrico le dichiarazioni dei pazienti, quando venivano prese in considerazione, servivano per la compilazione delle cartelle cliniche degli interessati; non erano le parole di una persona ad essere prese in considerazione, ma unicamente le affermazioni di un malato di mente. Sono anche un'occasione per riflettere sulla situazione di ambiguità di molte di queste persone, dimesse formalmente dall'ospedale psichiatrico di Collegno anche prima della sua definitiva chiusura "ufficiale" nel 1993, ma di fatto sottoposte a tutta la serie di condizionamenti che impediscono l'effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza che per effetto del ricovero erano state loro negate. Questi colloqui sono stati la prima occasione loro offerta dopo molti anni per parlare liberamente, senza paura di essere giudicati, etichettati o rimproverati per le cose dette, e per riprendere l'abitudine a comunicare in libertà.