Gustave Le Bon
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Trattato medico-filosofico sull'alienazione mentale
a cura di Giuliana Kantzà
Prezzo: 12,39 €
Autore: Philippe Pinel
Casa editrice: Edizioni ETS
Anno di pubblicazione: 1985
ISBN: ---
La follia, abbandonate le regioni del divino, era stata oggetto nel '700 di studio e di ricerca, da parte di fisiologi e medici. Il progresso delle scienze fisiche, matematiche e naturali fu il modello ispiratore, lo schema di riferimento intorno a cui si orientò l'indagine degli alienisti. Il tempo per una sistemazione scientifica dell'intera materia era ormai maturo, quando Pinel cominciò la sua opera innovatrice e per molti versi rivoluzionaria. E Pinel non si sottrae al compito di rispondere ai bisogni del suo tempo. Ma Pinel anticipò anche il tempo storico a lui successivo: ispirandosi a Locke e a Condillac e superando la classificazione kraepeliniana, egli indagò il pensiero, la memoria, la volontà, come atti psichici che trovano la loro origine nel mondo sensibile, e descrisse la follia nel suo apparente divenire. Alle catene i folli erano legati: ma non come Prometeo alla rupe del Caucaso. Le catene li stringevano e li costringevano nel ruolo più umiliante e degradante: quello che è tipico di coloro che stanno ai margini della società civile e si aggirano, se si aggirano, come ombre nel tenebroso regno dell'Ade. Pinel, con gesto deciso, liberò i folli dalle catene, e così li restituì alla loro umanità, e in loro accese quella scintilla di vita che da Eschilo a Hoelderlin è simbolicamente rappresentata in una scintilla di sole. Fu lui, Pinel, il Prometeo della sua epoca nel campo della strategia medica e psicologica on cui affrontare il problema della follia. Anzi: un Prometeo senza Zeus.
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