Ludwig von Bertalanffy
Terapia cognitivo-comportamentale nel disturbo ossessivo-compulsivo
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Ascoltare il minore
L'audizione dei minori nei procedimenti civili
Prezzo: 12 €
Autore: Annamaria Dell'Antonio
Casa editrice: Giuffrè Editore
Anno di pubblicazione: 1990
ISBN: 88-14-02573-8
La sensibilità crescente al disagio di bambini e adolescenti coinvolti in situazioni di crisi familiare che si ripercuotono sul loro sviluppo psichico, ha portato a norme di legge che tendono non solo a salvaguardare i suoi interessi ma anche a porli in primo piano nell'intervento del giudici.
Ma quale partecipazione attiva è per loro prevista nella determinazione di tali interessi? Questo problema è stato finora relativamente poco affrontato da un punto di visto teorico. Le stesse norme giuridiche attuali prevedono diverse possibilità di autodeterminazione, pur nella stessa età, in diversi casi (relativamente ampia nelle procedure di adozione, assente in sede di separazione dei genitori, diversamente regolata in casi di conflittualità nella gestione familiare e nelle procedure di divorzio).
Anche i commenti fatti dai cultori del diritto a tale normativa non sono omogenei. Come eterogenei appaiono i criteri cui gli stessi giudici si riferiscono nelle loro decisioni contingenti. D'altra parte l'argomento è stato praticamente trascurato da un punto di vista psicologico.
Recentemente il problema dell'ascolto dei minori in sede giudiziaria sembra tornato di attualità con la promulgazione in sede di Nazioni Unite della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia, che nell'articolo 12 così si esprime:
Gli Stati Parti della presente convenzione devono assicurare al bambino capace di formarsi una propria opinione, il diritto di esprimerla liberamente e in qualsiasi materia, dovendosi dare alle opinioni dei bambini il giusto peso relativamente alla sua età e maturità. A tale scopo, in tutti i procedimenti giuridici o amministrativi che coinvolgono un bambino deve essere offerta l'occasione affinché il bambino venga udito direttamente o indirettamente per mezzo di un rappresentante o di una apposita istituzione...
Il testo, che propone un approfondimento della tematica dell'ascolto del minore da un punto di vista psicologico, anche sulla base di una serie di casi di minori ascoltati sia dal giudice da un consulente tecnico, appare pertanto particolarmente attuale.
In esso vengono evidenziate le competenze del minore all'autodeterminazione, ma vengono presi in considerazione anche i linguaggi con cui egli la esprime e l'influenza che su di essa hanno le possibilità che egli ha effettivamente di esprimersi. Viene infine valutato il peso che possono avere sull'atteggiamento del bambino i messaggi che provengono dal contesto in cui vive e la conseguente necessità di coinvolgere gli adulti allevanti, anche ai fini del loro stesso "ascolto" del minore.
Il testo si propone pertanto anche come invito alla discussione per un nuovo tipo di collaborazione tra giudice e psicologo, che risulti "costruttiva" per il bambino oltre che"informativa" per il Tribunale.
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